Dopo i tentativi – ormai messi da parte – di abolire tout court la giurisdizione tributaria con trasferimento del contenzioso a sezioni specializzate della giustizia ordinaria (D.D.L. n. 3734/2016 – Erimini) ovvero di trasformare le Commissioni tributarie in sezioni giurisdizionali della Corte dei Conti (D.D.L. n. 2438/2017 – Naccarato), attualmente in Parlamento giacciono iniziative di riforma della giustizia tributaria volte alla creazione di un corpo di “magistrati” professionali, a tempo pieno, selezionati tra i candidati in possesso di laurea magistrale in materie giuridiche od economiche aziendalistiche, reclutati tramite concorso pubblico per titoli ed esami, con immissione in apposito ruolo e cancellazione dagli albi professionali, periodo di formazione obbligatoria, adeguata retribuzione economica, instaurazione di un rapporto di pubblico impiego con tutte le provvidenze che ne seguono, gestione della struttura giudiziaria sorvegliata da organismo terzo quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri. L'aggiornamento, dopo una dettagliato excursus sui sistemi giuridici stranieri, analizza le principali linee di intervento italiano in relazione al progetto di riforma della giustizia tributaria.
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